martedì 11 marzo 2014

SERVIZI SOCIALI E POLITICHE GIOVANILI



        Mettiamo come primo punto del programma i servizi sociali e le politiche giovanili, poiché il comune come ente locale deve dimostrarsi ogni giorno vicino alle esigenze di ogni singolo cittadino.
Non vogliamo in alcun modo dare adito ad un assistenzialismo puro, ma convogliare la nostra azione di aiuto e soccorso verso quelle situazioni di disagio sociale ed economico reali, contingenti, che se non sanate e aiutate, potrebbero gravare maggiormente sull’intera comunità.
            Castenedolo è una realtà dinamica, dove da anni l’associazionismo e il volontariato sono ben radicati nella popolazione a tal punto che le amministrazioni passate si sono largamente appoggiate a questo indispensabile supporto, per coprire le molteplici esigenze di una società in continuo mutamento e con sempre nuove problematiche ed esigenze.
Riteniamo essenziale che il così detto volontariato vada sostenuto e fatto crescere, poiché solamente i legami sociali, tramite le reti inter-famigliari e di buon vicinato; le associazioni possono aiutare a superare la crisi e il forte individualismo che a spezzato i legami di mutuo soccorso che naturalmente portano una comunità ad essere immune da fenomeni di disagio e abbandono.
Siamo altresì consci di come amministrare significhi dare una direzione a questa azione di servizio, educazione e supporto; quindi è indispensabile che tale associazionismo non venga vissuto come un alibi dell’amministrazione o una mera delega, ma sia valorizzato e portato quale giusto ed indispensabile complemento alla stessa azione amministrativa.
Vogliamo che al centro della nostra azione risieda l’integrità della persona, ovvero la dignità di ogni cittadino, la quale si espleta nella garanzia ad accedere a tutti i servizi che una comunità e una società può elargire. Riteniamo che nonostante l’attuale situazione di crisi, sia ingiusto se non dannoso, tagliare quelle che, in apparenza possono sembrare delle spese, ma in realtà sono investimenti per la tenuta del tessuto sociale.

Fondamentale è dare centralità allo strumento dei Piani di Zona, in modo tale che, certi servizi costosi, possano essere condivisi con altre amministrazioni pubbliche comunali, senza arroccarsi ad un campanilismo, la cui visione è focalizzata al consenso elettorale e non all’efficienza e alla maggiore copertura del servizio stesso.

Nel 2005 i comuni appartenenti al tavolo zonale di Brescia est (Azzano Mella, Borgosatollo, Botticino, Capriano Del Colle, Castenedolo, Flero, Mazzano, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Poncarale, Rezzato, San Zeno Naviglio) hanno optato per il passaggio da un sistema di organizzazione dei servizi e degli interventi sociali gestito esclusivamente dal singolo Comune ad un sistema integrato a livello di ambito territoriale (Distretto). Questo sistema è partecipato poiché prevede la collaborazione dei soggetti sociali del volontariato e della cooperazione e flessibile per essere aderente ad una realtà sociale che muta rapidamente ed efficiente e leggero per essere compatibile con le risorse scarse attualmente a disposizione degli Enti Locali.

Tale sistema è stato denominato AZIENDA SPECIALE CONSORTILE BRESCIA EST. Ad essa il Piano di Zona ha previsto che sia affidata la gestione e/o la regia dei seguenti servizi:

o   tutela minorile;
o   assistenza domiciliare  minori,
o   buoni per anziani e famiglie con minori;
o   assistenza a favore delle madri nubili (ex OMNI);
o   fondo sociale di solidarietà;
o   progetti delle “Leggi di Settore”;
o   deleghe all’ASL  per la Disabilità e per il servizio Adozioni;
o   assistenza “ad personam” per disabili attraverso il sistema dei voucher;
o   servizi di prevenzione e di animazione per anziani;
o   servizio di telesoccorso;
o   assistenza domiciliare per anziani e disabili attraverso i Voucher;
o   funzioni di autorizzazione al funzionamento e di accreditamento dei servizi socio assistenziali;
o   allocazione risorse del Fondo Sociale Regionale.
Amministrate un comune significa saper ascoltare le esigenze della cittadinanza e dalla qualità di questo ascolto i vari interventi possono essere più incisivi e meno dispersivi. Per questo come futuri amministratori di Castenedolo porremo maggiore attenzione e risorse nel disporre azioni mirate quali:
Ø  Prevenzione del disagio giovanile e iniziative affinchè il paese sia un posto atto ad accogliere e ospitare il vivere e il sentire delle nuove generazioni.
Ø  Ampliamento della risposta ai problemi delle famiglie e del ruolo dei genitori.
Ø  Interventi di aiuto per i disabili e sostegno ai relativi nuclei famigliari.
Ø  Attività di sostegno alle persone anziane per non isolarle dal vivere sociale e perché riescano ad accedere a tutti i servizi sociosanitari disposti dalle strutture comunali e sovracomunali.
Ø  Favorire l’integrazione e l’alfabetizzazione della componente straniera ed immigrata che oramai, giunta alla seconda generazione di bambini nati nel nostro paese, a tutti gli effetti può dirsi di cittadinanza italiana.
Ø  Promuovere le iniziative che favoriscono lo sviluppo di una rete sociale atta a creare collaborazione tra singoli cittadini.

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