martedì 11 marzo 2014

GESTIONE DEI RIFIUTI



In questo ambito è necessario un completo ribaltamento di prospettiva; occorre considerare i rifiuti non più come un problema ed uno scarto di cui disfarsi, ma come una possibile risorsa. Essenziale è coinvolgere la Grande Distribuzione Organizzata, poiché, come si sa, la miglior pratica di gestione di rifiuti sta nel non produrli. Ora nei grandi magazzini passa la gran parte di quelli che saranno i rifiuti che produrremo: gli imballaggi, le confezioni, confezioni delle confezioni, i sacchetti; tonnellate di materiale che, come arriveremo a casa, finiranno nella spazzatura e, se saremo giustamente educati ed indirizzati, in quella differenziata.
Nostra intenzione è porre come obiettivo il raggiungimento della STRATEGIA RIFIUTI ZERO e, partendo dall’attuale scelta del sistema di raccolta a calotta con cassonetti stradali, attraverso una formazione ed informazione capillare ed un analisi accurata delle esigenze dei cittadini, giungere gradualmente ad un sistema di raccolta domiciliare. Tale sistema è finalizzato a migliorare sia la percentuale, ma soprattutto la qualità di ciò che differenziamo, in modo tale che il rifiuto divenga materia prima riutilizzabile in un ciclo di produzione. Data l’attuale pesante tassazione nazionale sui rifiuti, con un sistema di raccolta domiciliare è possibile in modo graduale passare ad una più equa e gestibile tariffazione puntuale, ovvero: pagare in base a quanto si produce di rifiuto e quanto meglio si differenzia (meno rifiuto = meno pago).
Siamo qui a riportare le azioni e gli obiettivi della nostra strategia volta ad una riduzione della produzione pro capite del rifiuto e ad una differenziata di qualità:
Ø  Fondamentale è rendere la cittadinanza consapevole della centralità del proprio ruolo e attraverso la motivazione, l’informazione e la formazione renderla soggetto attivo partecipe delle strategie dell’amministrazione. Questa campagna di comunicazione deve essere fatta tramite: affissione di manifesti e locandine o striscioni; spedizione di lettere a ciascuna utenza; punti informativi sul territorio; incontri informativi serali con la cittadinanza, ma anche con le realtà domestiche e condominiali singole; interventi radiotelevisivi e internet.
Ø  Istituire un’attività di indagine che consista nella verifica puntuale presso ciascuna utenza della possibilità di rispettare quanto previsto in sede di pianificazione; constatare le reali esigenze delle utenze non domestiche; prevedere il quantitativo di rifiuti assimilabili da mettere nel ciclo differenziato con i rifiuti urbani; stabilire il posizionamento di aree idonee e la verifica della presenza di zone adatte all’esposizione e posizionamento dei cassonetti o bidoni.
Ø  Campagna per la riduzione della produzione di rifiuti anche in collaborazione con gli esercizi commerciali (riduzione degli imballaggi e ritiro degli stessi ai punti vendita, prodotti di consumo in confezioni ricaricabili, sacchetti in tela multiuso, incentivo alla vendita di beni durevoli invece che usa e getta).
Ø  Compost da rifiuti organici nelle case dotate di orto-giardino, con riduzione della tariffa di raccolta rifiuti. Ove possibile compost collettivo nelle zone sprovviste di aree verdi individuali. Il tutto per ovviare al problema dell’odore che può provocare il rifiuto umido nella stagione estiva e per ritornare a scoprire come i nostri scarti alimentari siano una risorsa per ogni singolo nucleo famigliare, dai prodotti delle terra alla terra e così via all’infinito.
Ø  Incentivo alla diffusione dei distributori automatici “alla spina” di latte, detersivi, cereali o di altri prodotti sfusi, anche posizionati all’interno dei supermercati o dei negozi e servizi di ristorazione collettiva, con i quali dovranno essere studiati programmi di riduzione dell’uso di imballaggi di plastica.
Ø  Obiettivo da raggiungere è la Raccolta differenziata spinta porta a porta con tariffa puntuale calcolata sul peso e in base alla ripartizione differenziato/indifferenziato; la promozione della filiera di riciclo materie prime con una nuova occupazione e imprenditoria locale, lo scoraggiamento dell’incenerimento dei rifiuti, salvo opzione residuale e per alcune categorie come da norma europea.

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