In
questo ambito è necessario un completo ribaltamento di prospettiva; occorre
considerare i rifiuti non più come un problema ed uno scarto di cui disfarsi,
ma come una possibile risorsa. Essenziale è coinvolgere la Grande Distribuzione
Organizzata, poiché, come si sa, la miglior pratica di gestione di rifiuti sta
nel non produrli. Ora nei grandi magazzini passa la gran parte di quelli che saranno
i rifiuti che produrremo: gli imballaggi, le confezioni, confezioni delle
confezioni, i sacchetti; tonnellate di materiale che, come arriveremo a casa,
finiranno nella spazzatura e, se saremo giustamente educati ed indirizzati, in
quella differenziata.
Nostra
intenzione è porre come obiettivo il raggiungimento della STRATEGIA RIFIUTI
ZERO e, partendo dall’attuale scelta del sistema di raccolta a calotta con
cassonetti stradali, attraverso una formazione ed informazione capillare ed un
analisi accurata delle esigenze dei cittadini, giungere gradualmente ad un
sistema di raccolta domiciliare. Tale sistema è finalizzato a migliorare sia la
percentuale, ma soprattutto la qualità di ciò che differenziamo, in modo tale
che il rifiuto divenga materia prima riutilizzabile in un ciclo di produzione.
Data l’attuale pesante tassazione nazionale sui rifiuti, con un sistema di
raccolta domiciliare è possibile in modo graduale passare ad una più equa e
gestibile tariffazione puntuale, ovvero: pagare in base a quanto si produce di
rifiuto e quanto meglio si differenzia (meno rifiuto = meno pago).
Siamo
qui a riportare le azioni e gli obiettivi della nostra strategia volta ad una
riduzione della produzione pro capite del rifiuto e ad una differenziata di
qualità:
Ø Fondamentale è
rendere la cittadinanza consapevole della centralità del proprio ruolo e attraverso
la motivazione, l’informazione e la formazione renderla soggetto attivo
partecipe delle strategie dell’amministrazione. Questa campagna di
comunicazione deve essere fatta tramite: affissione di manifesti e locandine o
striscioni; spedizione di lettere a ciascuna utenza; punti informativi sul
territorio; incontri informativi serali con la cittadinanza, ma anche con le
realtà domestiche e condominiali singole; interventi radiotelevisivi e
internet.
Ø Istituire
un’attività di indagine che consista nella verifica puntuale presso ciascuna
utenza della possibilità di rispettare quanto previsto in sede di
pianificazione; constatare le reali esigenze delle utenze non domestiche; prevedere
il quantitativo di rifiuti assimilabili da mettere nel ciclo differenziato con
i rifiuti urbani; stabilire il posizionamento di aree idonee e la verifica
della presenza di zone adatte all’esposizione e posizionamento dei cassonetti o
bidoni.
Ø Campagna per la
riduzione della produzione di rifiuti anche in collaborazione con gli esercizi
commerciali (riduzione degli imballaggi e ritiro degli stessi ai punti vendita,
prodotti di consumo in confezioni ricaricabili, sacchetti in tela multiuso,
incentivo alla vendita di beni durevoli invece che usa e getta).
Ø Compost da
rifiuti organici nelle case dotate di orto-giardino, con riduzione della
tariffa di raccolta rifiuti. Ove possibile compost collettivo nelle zone
sprovviste di aree verdi individuali. Il tutto per ovviare al problema
dell’odore che può provocare il rifiuto umido nella stagione estiva e per
ritornare a scoprire come i nostri scarti alimentari siano una risorsa per ogni
singolo nucleo famigliare, dai prodotti delle terra alla terra e così via
all’infinito.
Ø Incentivo alla
diffusione dei distributori automatici “alla spina” di latte, detersivi,
cereali o di altri prodotti sfusi, anche posizionati all’interno dei supermercati
o dei negozi e servizi di ristorazione collettiva, con i quali dovranno essere
studiati programmi di riduzione dell’uso di imballaggi di plastica.
Ø Obiettivo da
raggiungere è la Raccolta differenziata spinta porta a porta con tariffa
puntuale calcolata sul peso e in base alla ripartizione
differenziato/indifferenziato; la promozione della filiera di riciclo materie
prime con una nuova occupazione e imprenditoria locale, lo scoraggiamento
dell’incenerimento dei rifiuti, salvo opzione residuale e per alcune categorie
come da norma europea.
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