AGRICOLTURA

Molto spesso, “l’area” dell’Agricoltura è stato sovrapposta e confusa con quella dell’Ecologia; l’agricoltore, di fatto, con la sua opera, tutela l’ambiente (in territori come i nostri dove non c’è agricoltura, intesa come coltivazione, cura del campo e presidio del territorio, c’è abbandono ed incuria) e grazie alla sua azione è capace di portare un valore aggiunto in termini di ricchezza e benessere per il territorio in cui opera.

Per tutto il resto però, un’amministrazione, nella sua programmazione, deve vedere l’agricoltura come un settore da tutelare e guidare nel suo sviluppo.

Quando si parla di agricoltura, si parla di attività agricola. Il giardino non è agricoltura. L’orto domestico nemmeno.

Il concetto di ecologia prevede che essa si interessi anche di artigianato, industria e della vita sociale di tutti i compaesani, in maniera trasversale.

Per questo motivo, SìAmo Castenedolo intende creare due assessorati diversi per questi due ambiti, che, lavorando in sinergia, diano il massimo per valorizzare, salvaguardare e tutelare Territorio e Persone.

La nostra PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE avrà l’obiettivo di salvaguardare le specificità dell’intera area:


  • Il consumo di suolo agricolo va fortemente limitato (c’è una legge regionale che lo impone), verificando la reale necessità di mantenere gli ambiti di trasformazione identificati dal PGT. 
  • Nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano delle Regole serve introdurre tutti gli elementi, anche di natura mitigativa, a carico delle nuove urbanizzazioni, che tutelino il pieno ed ordinario esercizio dell’attività. 
  • Per quanto in carico e fattibile dall’Amministrazione, trattandosi di servizi erogati da terzi, occorre pianificare interventi e sollecitare gli enti, al fine di permettere l’implementazione delle aree con banda larga e ADSL, fibra ottica e banda ultra larga che raggiungano le campagne. La digitalizzazione sta obbligando più o meno tutti i comparti agricoli a dematerializzare e rendere fluido ed immediato il rapporto con la pubblica amministrazione. 

Nel PIANO DI GESTIONE DEL VERDE intendiamo rivedere e, dove possibile, semplificare nei regolamenti comunali le norme per la gestione del patrimonio arboreo e arbustivo anche nelle aree extra agricole (strade vicinali, fossi, canali), che gli agricoltori sono tenuti a mantenere in ordine.

Sotto l’ASPETTO AMBIENTALE vanno intraprese azioni concrete in termini di contrasto e di prevenzione dell’abbandono dei rifiuti nelle campagne, che sappiamo essere sempre più fattore di inquinamento ambientale per la diffusione di contaminanti nel suolo e nelle acque. Ma è altresì necessario definire modalità di intervento rapido per la rimozione dei rifiuti abbandonati lungo canali e terreni privati.

La “campagna” è fatta di terreni di proprietà comunale, quindi “di tutti”, ma anche di proprietà private. Lo sport praticato in maniera autonoma, in questi luoghi, così come le “libere passeggiate”, anche con animali al seguito, deve tenere conto di questo. Spesso vengono danneggiati terreni non pubblici ma di proprietà privata, con coltura in atto.

Compito dell’amministrazione sarà quello di creare percorsi su strade bianche attraverso i terreni di proprietà del comunale e tramite convenzioni con gli agricoltori, per la tutela di tutti.

L’Agricoltura, intesa anche come aiuto nel presidio del territorio, deve toccare anche il tema dei CASELLI. In merito esiste un regolamento comunale, che ne regola dimensioni, aspetto, caratteristiche architettoniche.

Se è vero che in passato possono esserci stati casi di abusi (cosa ovviamente da evitare), avere dei caselli che la domenica si animano grazie ai rispettivi proprietari ed amici non può che giocare a favore del tema del presidio del territorio ed essere un deterrente a chi vuole scaricare o abbandonare abusivamente rifiuti.

Da parte dell’amministrazione potranno esserci operazioni incentivanti verso chi vorrebbe sistemare le struttura (sempre stando nei limiti imposti dal regolamento comunale) per far tornare così a rivivere la campagna.





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