martedì 30 dicembre 2014

buon natale e buon anno

Se il Natale non esistesse già, l'uomo dovrebbe inventarlo.
Ci deve essere almeno un giorno all'anno a ricordarci che stiamo su questa terra per qualcos'altro oltre che per la nostra generale ostinazione. (Eric Sevareid)
BUON NATALE A TUTTI!

Foto: Se il Natale non esistesse già, l'uomo dovrebbe inventarlo. 
Ci deve essere almeno un giorno all'anno a ricordarci che stiamo su questa terra per qualcos'altro oltre che per la nostra generale ostinazione. (Eric Sevareid)
BUON NATALE A TUTTI!

La seconda vita delle scarpe da ginnastica

Nel palazzetto comunale di Castelleone, in provincia di Cremona, c’è un contenitore apparentemente anonimo. Una scatola che fa i miracoli, ridando vita ad oggetti altrimenti destinati alla discarica. E’ l’Esosport®, il primo ed unico progetto di riciclo delle scarpe sportive in Italia e in Europa, nato nel 2009 da un’idea di Nicolas Meletiou, Managing Director ESO (Ecological Services Outsourcing), oltre che corridore appassionato e da Marco Marchei e Fulvio Massini che si sono posti il problema del corretto smaltimento delle scarpe da running a fine vita.  

Coniugando la passione per lo sport e la competenza nel mondo dei rifiuti, così è nato esosport®: minimizzare l’accumulo dei rifiuti in discarica e innescare nelle persone la convinzione che è possibile non solo riciclare, ma anche ottenere dal ciclo del riciclo materia prima seconda utilizzabile per altri scopi. Il progetto esosport® incarna pienamente questa filosofia che si esprime nel pay-off “Recycle your shoes, repave your way”, costruisci la tua strada. 

La raccolta delle scarpe esauste, con il conferimento negli ESObox posizionati sul territorio, ha come fine ultimo, grazie ad un accurato procedimento di separazione della suola dalla tomaia, la generazione di materia prima seconda, utilizzabile per la realizzazione di pavimenti dei parchi giochi dei bambini con l’iniziativa, senza alcuna finalità di lucro, de “Il Giardino di Betty”, dedicato ad Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou, prematuramente scomparsa. 

La nuova Amministrazione Comunale di Castelleone (CR) ha approvato da subito gli indirizzi fondamentali in materia di sensibilizzazione ambientale da adottare a livello comunale per l’attuazione della strategia “Rifiuti Zero” e per la garanzia della gestione pubblica del ciclo dei rifiuti, volta alla riduzione della frazione secca residua. “Castelleone è molto attenta alle tematiche del riuso e della trasformazione in materia prima seconda dei rifiuti – afferma Massimiliano Busnelli, Assessore all’Ambiente della Città di Castelleone - il progetto di ESO ci è sembrato da subito molto interessante nell’ottica di sensibilizzare i cittadini al riciclo per arrivare all’utopia realizzabile di Rifiuti Zero.” 

«Siamo felici che Castelleone abbia aderito al nostro progetto - afferma Nicolas Meletiou, Managing Director ESO –: per noi è la conferma che la cultura del ciclo del riciclo, filosofia che ci guida nel nostro agire d’impresa, è sempre più diffusa e presente come buona pratica nelle città». 

ESO si impegna a consegnare al Comune Castelleone il materiale ottenuto, cioè granuli in gomma sfusi o già agglomerati in piastrelle, dalla raccolta delle scarpe usate per la riqualificazione di un’area gioco comunale, ovvero gli Orti di Santa Chiara, dove sarà creato un nuovo “Giardino di Betty”.

consiglio comunale anche on line

Giovedì 18 Dicembre alle ore 20:30 nuova seduta del consiglio comunale.
Seguiteci anche in streaming al link: http://youtu.be/K74lpmyABCM

Foto: Giovedì 18 Dicembre alle ore 20:30 nuova seduta del consiglio comunale. 
Seguiteci anche in streaming al link: http://youtu.be/K74lpmyABCM

8 mq al secondo

RAI UNO PRESENTA 8 MQ AL SECONDO. FINALMENTE IN..................... PRIMA MATTINATA :-)

il lavoro ha diritti

“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è 
stabilita dalla legge.Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. Non è il Jobsact.È la Costituzione. Art. 36.
*****
Domenico Finiguerra

martedì 22 aprile 2014

Terra, aria e acqua



non sono merce di scambio!
Da essi dipendono la nostra vita, la nostra salute e il futuro dei nostri bambini.

Fondamentale è la conoscenza di tutte le criticità di Castenedolo e del territorio circostante, che devono essere approfondite con una visione ampia e globale.

Suolo
Ogni anno in Lombardia scompaiano mille ettari di suolo agricolo, a beneficio di una cementificazione selvaggia che ci lascia in eredità un paesaggio desolante fatto di capannoni e case sfitte o invendute con tutti i problemi legati al dissesto idrogeologico.
Analizzando il nostro territorio dobbiamo rilevare l'elevato consumo di suolo prodotto negli anni scorsi e in programma per un futuro prossimo.
Consumo di suolo agricolo prodotto in anni recenti:
- Vulcania 2                                           circa mq. 200.000 (piò 60)
- Autoparco A4                                      circa mq. 200.000 (piò 60)
- Ferrovia e Raccordo Autostradale      circa mq. 1.200.000 (piò 370)
Consumo di suolo agricolo originato da vecchie autorizzazioni:
- Cave in acqua            circa mq. 1.000.00 (piò 310)
- Cave d’argilla             circa mq.   350.000 (piò 110)
In fase di istruttoria, ma già supportate da delibere comunali:
- Piattaforma di trattamento rifiuti non pericolosi in zona “Quarti” circa mq.35.000 (piò 11);
- Cava di prestito con localizzazione non ancora definita: consumo di suolo agricolo variabile da 60 a 30 piò in relazione alla scelta localizzativa.
Anche nel prossimo futuro il nostro territorio andrà incontro ad ulteriori sollecitazioni, infatti continue sono le richieste per la costruzione di nuovi impianti di trattamento rifiuti, cave e discariche, senza contare l'arrivo della TAV,  il rilancio dell'aeroporto di Montichiari e l'approvazione del nuovo Piano d'Area che  vincola 6 chilometri quadrati corrispondenti  circa al 20% dell’intero territorio pari a 26 km quadrati  che comporterà la perdita irrimediabile di altro suolo agricolo e con esso la tipicità del paesaggio che fa parte della nostra identità.

Analizzando nello specifico le criticità dobbiamo segnalare:
- sul nostro territorio, in frazione Macina, vi è una discarica esaurita di rifiuti
- vi sono numerose cave ancora attive
- livellamenti agricoli troppo spesso concessi senza essere controllati sia nella quantità che nell'effettivo bisogno.
- ai confini di Castenedolo sul territorio di Montichiari vi sono 16 discariche per un totale di 15 MILIONI di metri cubi di rifiuti e l'Aeroporto civile di Montichiari con tutte le problematiche ambientali correlate al suo sviluppo.
- a Ciliverghe vi è una discarica esaurita con pericolo di contaminazione della falda a causa di rotture dei teli ed è in corso una richiesta per un nuovo impianto di trattamento rifiuti denominato Portamb.
- a Ghedi vi è l'aeroporto militare e la Cava Inferno.
- a Rezzato vi sono la cava Castella e i cementifici.
- nella zona delle Bettole vi sono impianti di trattamento rifiuti e discariche come ad esempio la Cava Piccinelli dove è presente materiale radioattivo, inoltre vi è la presenza di bitumifici.
- in tutta la provincia vi sono 65 discariche autorizzate, impianti di trattamento rifiuti, acciaierie, cementifici alimentati con la combustione di CDR.
- ogni giorno si verificano ritrovamenti di sotterramenti abusivi di rifiuti anche pericolosi nei terreni e sotto il manto stradale di lunghi tratti come ad esempio la BreBeMi o l'autostrada A4, la magistratura apre continuamente inchieste su imprenditori senza scrupoli che smaltiscono illecitamente.
- gravissimo è l'inquinamento dovuto a lavorazioni particolari come il PCB della Caffaro, le diossine provenienti dall'incenerimento dei rifiuti, o il cromo esavalente e il tetracloruro di carbonio provenienti sempre da attività economiche bresciane e che minacciano il terreno e le falde senza confini territoriali.

Aria
Poche parole, ma drammatiche:
su 221 città analizzate, Brescia è tra le 3 più inquinate d'Europa per concentrazione di biossido di Azoto, ozono, pm10,  le pericolosissime pm 2,5.
Inoltre presenta anomale concentrazioni di diossine dovute all'attività di acciaierie e dell’inceneritore.

Acqua
Dobbiamo partire dalla consapevolezza che da essa dipende la nostra vita quindi altissima deve essere l'attenzione verso questo elemento indispensabile.
La situazione dell'acqua nel nostro territorio non è certo migliore di quella degli altri elementi presi in esame infatti sono numerose le criticità dovute alla presenza di Cromo esavalente, PCB, solventi clorurati in particolare tetracloruro di carbonio e tri-tetracloroetilene. Anche la massiccia presenza di cava e discariche ne minacciano la potabilità, basti pensare alla discarica Piccinelli con la presenza di Cesio radioattivo vicinissima alla falda acquifera. Altro elemento di criticità è dovuto dall'altissima presenza di allevamenti di tipo intensivo con una forte concentrazione di nitrati, pesticidi ed erbicide.

L'ambiente è un sistema complesso, gli elementi che lo costituiscono hanno un ordine tra loro, sono connessi in modo che l'azione di uno di essi ricade inevitabilmente su tutti gli altri.
Per troppi anni la gestione del territorio è stata basata su fattori unicamente economici privilegiando il profitto di pochi, si sono pareggiati i bilanci unicamente utilizzando gli oneri di urbanizzazione o con i proventi derivanti dalle cave o dalle discariche, senza che vi fosse una visione lungimirante che guardasse più in là del proprio mandato.
Ora purtroppo ci troviamo a fare i conti con le pesanti conseguenze in termini di degrado ambientale che si ripercuotono in maniera sempre più evidente sulla salute pubblica.
Dalla salute dipendono il nostro benessere e quello dei nostri cari, ma purtroppo i dati sull'incremento delle malattie oncologiche, respiratorie, l'aumento costante di allergie e intolleranze sono allarmanti.
Prioritaria deve essere la tutela della salute con particolare attenzione a quella dei bambini che risultano i soggetti maggiormente esposti al rischio dell'esposizione ad un ambiente pesantemente inquinato.
Riportiamo qui di seguito i dati relativi all'incremento annuale dei tumori pediatrici (0-14 anni) suddivisi per classi d'età:

                                              ETA'                           PERCENTUALE
                                              < 1                                        3,2
                                              1-4                                       1,6
                                              5-9                                       1,8
                                             10-14                                   2,4

*Dal Rapporto AIRTUM 2008 (Ass.Italiana Registro Tumori)

I seguenti dati sono stati diffusi dal Dr. Fulvio Porta Presidente dell'Associazione Italiana Onco-ematologia e Oncologia Pediatrica in numerosi incontri pubblici, dove si è evidenziato un preoccupante aumento di tumori, soprattutto nei bambini sotto l'anno di età e dove è stato ribadito con forza un altro dato che fa riflettere: il 25% di tutte le malattie negli adulti ed il 33% nei bambini sotto i 5 anni sono causate da condizioni ambientali evitabili.
Segnaliamo inoltre che da uno studio sulla qualità della vita effettuato dal Sole 24 Ore nel 2009 appare rilevante che su una media nazionale del 29,53% di morti per tumore, Brescia detiene il record negativo con la percentuale più alta in assoluto pari al 36,43%.



Purtroppo il grado di consapevolezza della collettività interessata a volte è ancora lontano dall’obiettivo di una corretta e adeguata informazione del rischio reale.
Il primo responsabile della salute dei cittadini è il Sindaco che può avvalersi della professionalità di operatori che a vario titolo forniscono indicazioni atte a valutare la realtà e ha il "potere" di decidere anche nell' immediato le soluzioni volte a salvaguardare la salute delle persone e dell'ambiente.
A tal fine, riteniamo un punto fondamentale del nostro programma elettorale, l'obiettivo di creare un rapporto di collaborazione con  medici e pediatri locali, che costituiscono una risorsa fondamentale con il loro osservatorio privilegiato sulla nostra comunità.   
La sinergia con queste importanti figure professionali dovrà essere volta a realizzare un'approfondita attività di  ricerca per poter:
1-  individuare e monitorare gli effetti sulla salute dei potenziali fattori di rischio derivanti dalle attività umane e produttive presenti sul nostro territorio;
2-  studiare interventi e/o iniziative di educazione sanitaria e prevenzione per le patologie di interesse al fine di rendere consapevole e responsabile la comunità;
3- studiare tutte le azioni necessarie atte alla riduzione dell’esposizione alle condizioni ambientali critiche che determinano l’insorgenza o l’aggravamento delle malattie.
Sarà molto importante costruire una rete di lavoro con le amministrazioni circostanti,  tutte le strutture competenti, nonché le associazioni ambientaliste e i cittadini che in questi anni hanno svolto un importante ruolo in materia di tutela dell’ambiente, per favorire lo scambio e la valorizzazione di tutte le informazioni raccolte dalle varie istituzioni in modo da disporre di un centro di documentazione di riferimento e favorire azione congiunte  che assumano ambiente e salute come beni comuni da difendere.

martedì 11 marzo 2014

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA



         Cittadini al centro del potere decisionale, questo deve essere visto sia come fine dell’azione, sia come mezzo per giungere ad un’azione la più completa e condivisa possibile.
·         Favorire la diffusione di un segnale internet libero e gratuito in tutto il paese (utilizzando tecnologie simili al Wi-Max). Sempre tramite la rete e in particolare i social net-work, portare maggiore trasparenza e disponibilità degli atti amministrativi e se possibile creare un database/archivio, ove poter consultare via internet tutta la documentazione, anche quella arretrata.
·         Miglioramento dell’assistenza ai cittadini negli uffici pubblici e conseguentemente un taglio netto ai costi e a tempi della burocrazia. Facilitare il rapporto con i cittadini tramite posta elettronica e procedure informatiche automatizzate in rete (pagamento tributi, certificati, normativa, pratiche edili, rifiuti ecc)
·         Riammodernamento del sito internet del Comune, senza spese di consulenza informatica, ma utilizzando risorse interne alla nostra lista e al personale assunto, per far si che l’attività della pubblica amministrazione sia la più trasparente possibile.
·         Trasmissione via streaming delle sedute di consiglio.
·         Previsione di una sostituzione graduale delle bacheche per l’affissione pubblica con delle bacheche luminose in punti strategici del paese e delle frazioni, affinchè sia sempre garantita l’informazione e si sprechi meno carta, in un' ottica di sostenibilità ambientale.

PALAZZO FRERA



Fare di Palazzo Frera un centro dinamico, che oltre ad essere sede di molte associazioni, diverrà laboratorio per mettere in pratica una maggiore sobrietà nei propri stili di vita, ovvero:
·         Fare di Palazzo Frera un perno dove convoglino tutti i percorsi ciclo/pedonali, lungo tutta la zona collinare e la circostante campagna, creando in questo luogo, un centro per un' educazione ambientale volta a formare e informare i cittadini. Questo avverrà tramite: conferenze, convegni, proiezione di film o documentari ed escursioni guidate lungo il territorio collinare e delle cascine, per rendere consapevole ogni cittadino della ricchezza della flora e della fauna di Castenedolo.
·         Creazione di orti cittadini, rivolti anche ad uno scopo didattico, poichè dalla terra nasce il nostro cibo e alla terra dobbiamo rispetto, conoscenza, custodia, ovvero: trasmettere alle nuove generazioni una maggiore conoscenza ed esperienza dell’arte del coltivare.
·         Corsi destinati a tutti i cittadini per la prevenzione dei rischi naturali e artificiali; nozioni ed esercitazioni di protezione civile; informazione ed educazione sanitaria e nozioni di pronto soccorso, ovvero: consolidare una maggiore conoscenza del proprio territorio e del mutuo soccorso, essenziale per una comunità.
·         Mantenere di proprietà pubblica l’area verde adiacente al Palazzo stesso, messa attualmente in vendita, poiché riteniamo sia un migliore investimento per tutta la comunità poterne usufruire. Questo al fine di preservare uno spazio, dove si faccia più concreta l’idea di salvaguardia e cura del nostro territorio.
·         Infine creare un luogo dove, tramite iniziative di molteplice genere, nasca e si consolidi una CULTURA della PACE e della SOLIDARIETÀ, che faccia di Castenedolo un paese promotore dell’ascolto delle differenze, qualsiasi genere esse siano, al fine di una solida e consapevole integrazione con la cittadinanza.

SERVIZI SOCIALI E POLITICHE GIOVANILI



        Mettiamo come primo punto del programma i servizi sociali e le politiche giovanili, poiché il comune come ente locale deve dimostrarsi ogni giorno vicino alle esigenze di ogni singolo cittadino.
Non vogliamo in alcun modo dare adito ad un assistenzialismo puro, ma convogliare la nostra azione di aiuto e soccorso verso quelle situazioni di disagio sociale ed economico reali, contingenti, che se non sanate e aiutate, potrebbero gravare maggiormente sull’intera comunità.
            Castenedolo è una realtà dinamica, dove da anni l’associazionismo e il volontariato sono ben radicati nella popolazione a tal punto che le amministrazioni passate si sono largamente appoggiate a questo indispensabile supporto, per coprire le molteplici esigenze di una società in continuo mutamento e con sempre nuove problematiche ed esigenze.
Riteniamo essenziale che il così detto volontariato vada sostenuto e fatto crescere, poiché solamente i legami sociali, tramite le reti inter-famigliari e di buon vicinato; le associazioni possono aiutare a superare la crisi e il forte individualismo che a spezzato i legami di mutuo soccorso che naturalmente portano una comunità ad essere immune da fenomeni di disagio e abbandono.
Siamo altresì consci di come amministrare significhi dare una direzione a questa azione di servizio, educazione e supporto; quindi è indispensabile che tale associazionismo non venga vissuto come un alibi dell’amministrazione o una mera delega, ma sia valorizzato e portato quale giusto ed indispensabile complemento alla stessa azione amministrativa.
Vogliamo che al centro della nostra azione risieda l’integrità della persona, ovvero la dignità di ogni cittadino, la quale si espleta nella garanzia ad accedere a tutti i servizi che una comunità e una società può elargire. Riteniamo che nonostante l’attuale situazione di crisi, sia ingiusto se non dannoso, tagliare quelle che, in apparenza possono sembrare delle spese, ma in realtà sono investimenti per la tenuta del tessuto sociale.

Fondamentale è dare centralità allo strumento dei Piani di Zona, in modo tale che, certi servizi costosi, possano essere condivisi con altre amministrazioni pubbliche comunali, senza arroccarsi ad un campanilismo, la cui visione è focalizzata al consenso elettorale e non all’efficienza e alla maggiore copertura del servizio stesso.

Nel 2005 i comuni appartenenti al tavolo zonale di Brescia est (Azzano Mella, Borgosatollo, Botticino, Capriano Del Colle, Castenedolo, Flero, Mazzano, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Poncarale, Rezzato, San Zeno Naviglio) hanno optato per il passaggio da un sistema di organizzazione dei servizi e degli interventi sociali gestito esclusivamente dal singolo Comune ad un sistema integrato a livello di ambito territoriale (Distretto). Questo sistema è partecipato poiché prevede la collaborazione dei soggetti sociali del volontariato e della cooperazione e flessibile per essere aderente ad una realtà sociale che muta rapidamente ed efficiente e leggero per essere compatibile con le risorse scarse attualmente a disposizione degli Enti Locali.

Tale sistema è stato denominato AZIENDA SPECIALE CONSORTILE BRESCIA EST. Ad essa il Piano di Zona ha previsto che sia affidata la gestione e/o la regia dei seguenti servizi:

o   tutela minorile;
o   assistenza domiciliare  minori,
o   buoni per anziani e famiglie con minori;
o   assistenza a favore delle madri nubili (ex OMNI);
o   fondo sociale di solidarietà;
o   progetti delle “Leggi di Settore”;
o   deleghe all’ASL  per la Disabilità e per il servizio Adozioni;
o   assistenza “ad personam” per disabili attraverso il sistema dei voucher;
o   servizi di prevenzione e di animazione per anziani;
o   servizio di telesoccorso;
o   assistenza domiciliare per anziani e disabili attraverso i Voucher;
o   funzioni di autorizzazione al funzionamento e di accreditamento dei servizi socio assistenziali;
o   allocazione risorse del Fondo Sociale Regionale.
Amministrate un comune significa saper ascoltare le esigenze della cittadinanza e dalla qualità di questo ascolto i vari interventi possono essere più incisivi e meno dispersivi. Per questo come futuri amministratori di Castenedolo porremo maggiore attenzione e risorse nel disporre azioni mirate quali:
Ø  Prevenzione del disagio giovanile e iniziative affinchè il paese sia un posto atto ad accogliere e ospitare il vivere e il sentire delle nuove generazioni.
Ø  Ampliamento della risposta ai problemi delle famiglie e del ruolo dei genitori.
Ø  Interventi di aiuto per i disabili e sostegno ai relativi nuclei famigliari.
Ø  Attività di sostegno alle persone anziane per non isolarle dal vivere sociale e perché riescano ad accedere a tutti i servizi sociosanitari disposti dalle strutture comunali e sovracomunali.
Ø  Favorire l’integrazione e l’alfabetizzazione della componente straniera ed immigrata che oramai, giunta alla seconda generazione di bambini nati nel nostro paese, a tutti gli effetti può dirsi di cittadinanza italiana.
Ø  Promuovere le iniziative che favoriscono lo sviluppo di una rete sociale atta a creare collaborazione tra singoli cittadini.