non sono merce di scambio!
Da essi dipendono la nostra vita, la nostra salute e il futuro
dei nostri bambini.
Fondamentale è la conoscenza di tutte le criticità
di Castenedolo e del territorio circostante, che devono essere approfondite con
una visione ampia e globale.
Suolo
Ogni anno in Lombardia scompaiano mille ettari di
suolo agricolo, a beneficio di una cementificazione selvaggia che ci lascia in
eredità un paesaggio desolante fatto di capannoni e case sfitte o invendute con
tutti i problemi legati al dissesto idrogeologico.
Analizzando il nostro territorio dobbiamo rilevare
l'elevato consumo di suolo prodotto negli anni scorsi e in programma per un
futuro prossimo.
Consumo di suolo agricolo prodotto in anni recenti:- Vulcania 2 circa mq. 200.000 (piò 60)
- Autoparco A4 circa mq. 200.000 (piò 60)
- Ferrovia e Raccordo Autostradale circa mq. 1.200.000 (piò 370)
Consumo di suolo agricolo originato da vecchie autorizzazioni:
- Cave in acqua circa mq. 1.000.00 (piò 310)
- Cave d’argilla circa mq. 350.000 (piò 110)
In fase di istruttoria, ma già supportate da delibere comunali:
- Piattaforma di trattamento rifiuti non pericolosi in zona “Quarti” circa mq.35.000 (piò 11);
- Cava di prestito con localizzazione non ancora definita: consumo di suolo agricolo variabile da 60 a 30 piò in relazione alla scelta localizzativa.
Anche nel prossimo futuro il nostro territorio
andrà incontro ad ulteriori sollecitazioni, infatti continue sono le richieste
per la costruzione di nuovi impianti di trattamento rifiuti, cave e discariche,
senza contare l'arrivo della TAV, il
rilancio dell'aeroporto di Montichiari e l'approvazione del nuovo Piano d'Area
che vincola 6 chilometri quadrati
corrispondenti circa al 20% dell’intero
territorio pari a 26 km quadrati che
comporterà la perdita irrimediabile di altro suolo agricolo e con esso la
tipicità del paesaggio che fa parte della nostra identità.
Analizzando nello specifico le criticità dobbiamo
segnalare:
- sul nostro territorio, in frazione Macina, vi è
una discarica esaurita di rifiuti
- vi sono numerose cave ancora attive
- livellamenti agricoli troppo spesso concessi
senza essere controllati sia nella quantità che nell'effettivo bisogno.
- ai confini di Castenedolo sul territorio di
Montichiari vi sono 16 discariche per un totale di 15 MILIONI di metri cubi di
rifiuti e l'Aeroporto civile di Montichiari con tutte le problematiche
ambientali correlate al suo sviluppo.
- a Ciliverghe vi è una discarica esaurita con
pericolo di contaminazione della falda a causa di rotture dei teli ed è in
corso una richiesta per un nuovo impianto di trattamento rifiuti denominato
Portamb.
- a Ghedi vi è l'aeroporto militare e la Cava
Inferno.
- a Rezzato vi sono la cava Castella e i
cementifici.
- nella zona delle Bettole vi sono impianti di
trattamento rifiuti e discariche come ad esempio la Cava Piccinelli dove è
presente materiale radioattivo, inoltre vi è la presenza di bitumifici.
- in tutta la provincia vi sono 65 discariche
autorizzate, impianti di trattamento rifiuti, acciaierie, cementifici
alimentati con la combustione di CDR.
- ogni giorno si verificano ritrovamenti di
sotterramenti abusivi di rifiuti anche pericolosi nei terreni e sotto il manto
stradale di lunghi tratti come ad esempio la BreBeMi o l'autostrada A4, la
magistratura apre continuamente inchieste su imprenditori senza scrupoli che
smaltiscono illecitamente.
- gravissimo è l'inquinamento dovuto a lavorazioni
particolari come il PCB della Caffaro, le diossine provenienti
dall'incenerimento dei rifiuti, o il cromo esavalente e il tetracloruro di
carbonio provenienti sempre da attività economiche bresciane e che minacciano
il terreno e le falde senza confini territoriali.
Aria
Poche parole, ma drammatiche:
su 221 città analizzate, Brescia è tra le 3 più
inquinate d'Europa per concentrazione di biossido di Azoto, ozono, pm10, le pericolosissime pm 2,5.
Inoltre presenta anomale concentrazioni di
diossine dovute all'attività di acciaierie e dell’inceneritore.
Acqua
Dobbiamo partire dalla consapevolezza che da
essa dipende la nostra vita quindi altissima deve essere l'attenzione verso
questo elemento indispensabile.
La situazione dell'acqua nel nostro territorio non
è certo migliore di quella degli altri elementi presi in esame infatti sono
numerose le criticità dovute alla presenza di Cromo esavalente, PCB, solventi
clorurati in particolare tetracloruro di carbonio e tri-tetracloroetilene.
Anche la massiccia presenza di cava e discariche ne minacciano la potabilità,
basti pensare alla discarica Piccinelli con la presenza di Cesio radioattivo
vicinissima alla falda acquifera. Altro elemento di criticità è dovuto
dall'altissima presenza di allevamenti di tipo intensivo con una forte
concentrazione di nitrati, pesticidi ed erbicide.
L'ambiente è un sistema
complesso, gli elementi che lo costituiscono hanno un ordine tra loro, sono
connessi in modo che l'azione di uno di essi ricade inevitabilmente su tutti
gli altri.
Per troppi anni la gestione del territorio è stata
basata su fattori unicamente economici privilegiando il profitto di pochi, si
sono pareggiati i bilanci unicamente utilizzando gli oneri di urbanizzazione o
con i proventi derivanti dalle cave o dalle discariche, senza che vi fosse una
visione lungimirante che guardasse più in là del proprio mandato.
Ora purtroppo ci troviamo a fare i conti con le
pesanti conseguenze in termini di degrado ambientale che si ripercuotono in
maniera sempre più evidente sulla salute pubblica.
Dalla salute dipendono il nostro benessere e
quello dei nostri cari, ma purtroppo i dati sull'incremento delle malattie
oncologiche, respiratorie, l'aumento costante di allergie e intolleranze sono
allarmanti.
Prioritaria deve essere la tutela della salute con
particolare attenzione a quella dei bambini che
risultano i soggetti maggiormente esposti al rischio dell'esposizione ad un
ambiente pesantemente inquinato.
Riportiamo qui di seguito i dati relativi
all'incremento annuale dei tumori pediatrici (0-14 anni) suddivisi per classi
d'età:
ETA'
PERCENTUALE
< 1 3,2
1-4
1,6
5-9 1,8
10-14
2,4
*Dal Rapporto AIRTUM 2008 (Ass.Italiana Registro
Tumori)
I seguenti dati sono stati diffusi dal Dr. Fulvio
Porta Presidente dell'Associazione Italiana Onco-ematologia e Oncologia
Pediatrica in numerosi incontri pubblici, dove si è evidenziato un preoccupante
aumento di tumori, soprattutto nei bambini sotto l'anno di età e dove è stato
ribadito con forza un altro dato che fa riflettere: il 25% di tutte le malattie
negli adulti ed il 33% nei bambini sotto i 5 anni sono causate da condizioni
ambientali evitabili.
Segnaliamo inoltre che da uno studio sulla qualità
della vita effettuato dal Sole 24 Ore nel 2009 appare rilevante che su una
media nazionale del 29,53% di morti per tumore, Brescia detiene il record
negativo con la percentuale più alta in assoluto pari al 36,43%.
Purtroppo il grado di
consapevolezza della collettività interessata a volte è ancora lontano
dall’obiettivo di una corretta e adeguata informazione del rischio reale.
Il primo responsabile della salute dei cittadini è
il Sindaco che può avvalersi della professionalità di
operatori che a vario titolo forniscono indicazioni atte a valutare la realtà e
ha il "potere" di decidere anche nell' immediato le soluzioni volte a
salvaguardare la salute delle persone e dell'ambiente.
A tal fine, riteniamo un punto fondamentale del nostro programma elettorale, l'obiettivo di creare un rapporto di collaborazione con medici e pediatri locali, che costituiscono una risorsa fondamentale con il loro osservatorio privilegiato sulla nostra comunità.
A tal fine, riteniamo un punto fondamentale del nostro programma elettorale, l'obiettivo di creare un rapporto di collaborazione con medici e pediatri locali, che costituiscono una risorsa fondamentale con il loro osservatorio privilegiato sulla nostra comunità.
La sinergia con queste
importanti figure professionali dovrà essere volta a realizzare un'approfondita
attività di ricerca per poter:
1- individuare e monitorare gli effetti sulla
salute dei potenziali fattori di rischio derivanti dalle attività umane e
produttive presenti sul nostro territorio;
2- studiare interventi e/o iniziative di
educazione sanitaria e prevenzione per le patologie di interesse al fine di
rendere consapevole e responsabile la comunità;
3- studiare tutte le azioni necessarie atte alla
riduzione dell’esposizione alle condizioni ambientali critiche che determinano
l’insorgenza o l’aggravamento delle malattie.
Sarà molto importante costruire
una rete di lavoro con le
amministrazioni circostanti, tutte le
strutture competenti, nonché le associazioni ambientaliste e i cittadini che in
questi anni hanno svolto un importante ruolo in materia di tutela
dell’ambiente, per favorire lo scambio e la valorizzazione di tutte le
informazioni raccolte dalle varie istituzioni in modo da disporre di un centro
di documentazione di riferimento e favorire azione congiunte che assumano ambiente e salute come
beni comuni da difendere.
Nessun commento:
Posta un commento