SiAmo Castenedolo
lista civica di Castenedolo per qualcosa di nuovo
venerdì 26 aprile 2019
martedì 23 aprile 2019
Nuovo utilizzo del Pisa
Socialità e cultura possono e devono diventare elementi portanti di Castenedolo.
❓Come? Spostando la Biblioteca dall'attuale sede agli edifici del Riccardo Pisa. Il progetto è pronto e può essere realtà.La riqualificazione dell'edificio nella sua totalità permetterà ai Cittadini di essere fruito nella parte interna ed in quella esterna.
📜🛋🤓👨🏫Cosa prevede? La creazione di sale studio che diventino punto di incontro fisico per i ragazzi che fuori dalla scuola si incontrano sempre più solo in modo virtuale, attraverso i social o le chat.
Centro di incontro e scambio di idee alla nascita di nuove sinergie.
Spazio attivo di promozione alla lettura ed eventi culturali.
#siamocastenedolo #siamopronti #sorridieproponi #cultura #lettura #riqualificazionedifici #terramocciasindaco #bepositive #scuola #istruzione #lettura #castenedolo #amministrative2019 #sinergia #partecipazione #partecipazioneattiva #giovani #teenager
❓Come? Spostando la Biblioteca dall'attuale sede agli edifici del Riccardo Pisa. Il progetto è pronto e può essere realtà.La riqualificazione dell'edificio nella sua totalità permetterà ai Cittadini di essere fruito nella parte interna ed in quella esterna.
📜🛋🤓👨🏫Cosa prevede? La creazione di sale studio che diventino punto di incontro fisico per i ragazzi che fuori dalla scuola si incontrano sempre più solo in modo virtuale, attraverso i social o le chat.
Centro di incontro e scambio di idee alla nascita di nuove sinergie.
Spazio attivo di promozione alla lettura ed eventi culturali.
#siamocastenedolo #siamopronti #sorridieproponi #cultura #lettura #riqualificazionedifici #terramocciasindaco #bepositive #scuola #istruzione #lettura #castenedolo #amministrative2019 #sinergia #partecipazione #partecipazioneattiva #giovani #teenager
La Cultura Agricola
SìAmo
convinti che Castenedolo sia un territorio di una tale bellezza che può
essere maggiormente valorizzata. La campagna, la tradizione agricola,
culturale e religiosa vanno sfruttate in modo positivo.
🌎Nostra proposta è creare un Ufficio del Turismo che possa mettere in risalto gli elementi descritti.
Perchè la cultura è bellezza e la storia sono le nostre radici.
#siamocastenedolo #castenedolo #amministrative2019 #siamopronti #programmasiamo #terramocciasindaco #benecomune #partecipazione #cultura #campagna #territorio #turismo
🌎Nostra proposta è creare un Ufficio del Turismo che possa mettere in risalto gli elementi descritti.
Perchè la cultura è bellezza e la storia sono le nostre radici.
#siamocastenedolo #castenedolo #amministrative2019 #siamopronti #programmasiamo #terramocciasindaco #benecomune #partecipazione #cultura #campagna #territorio #turismo
Il Nostro Candidato Sindaco
Oggi presentiamo il nostro candidato Sindaco attraverso le sue parole.
"Nato l'8 ottobre del 1972 da Giovanna Cavagnini, professoressa di lettere e Antonio Terramoccia ufficiale di Marina.
Laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1999, libero professionista dal 2001 perfeziono gli studi in ambito sportivo nel 2013 con un Master patrocinato dal CONI alla Sapienza di Roma.
Da bambino sognavo di diventare un agricoltore, di lavorare la terra, mi sono ritrovato a pensare come costruirci. Nel mio percorso formativo ho incontrato grandi maestri che mi hanno insegnato che il mio lavoro va svolto con estremo rispetto per il territorio.
Pensando alla persona che sono diventato sono grato ai miei genitori, al nonno materno Giulio Cavagnini che fu il primo sindaco di Castenedolo nel dopoguerra, la sua figura mi ha trasmesso passione per impegno civico e politica.
"Nato l'8 ottobre del 1972 da Giovanna Cavagnini, professoressa di lettere e Antonio Terramoccia ufficiale di Marina.
Laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1999, libero professionista dal 2001 perfeziono gli studi in ambito sportivo nel 2013 con un Master patrocinato dal CONI alla Sapienza di Roma.
Da bambino sognavo di diventare un agricoltore, di lavorare la terra, mi sono ritrovato a pensare come costruirci. Nel mio percorso formativo ho incontrato grandi maestri che mi hanno insegnato che il mio lavoro va svolto con estremo rispetto per il territorio.
Pensando alla persona che sono diventato sono grato ai miei genitori, al nonno materno Giulio Cavagnini che fu il primo sindaco di Castenedolo nel dopoguerra, la sua figura mi ha trasmesso passione per impegno civico e politica.
Il 2005 è stato per me un anno di svolta, nasceva mio figlio Davide il
cui sorriso è linfa vitale, poche settimane dopo il suo battesimo
perdevo mio padre Antonio. Ciò che mi ha trasmesso è il mio primo
concetto di vita, non pretendere nulla dagli altri se non sei il primo a
dare ciò che chiedi.
Onestà, rispetto ed educazione sono principi assoluti del mio modo di vivere.
La professione di architetto mi ha aiutato a sviluppare la passione per l'arte e la pittura, adoro in particolar modo Caravaggio, Turner e Jackson Pollock seppur lontani come espressione e collocazione storica. Amo musica e cinema, con un occhio di riguardo al lavoro di Tarantino.
Un mio difetto a detta di molti è il cuore granata, ma ognuno sceglie una squadra per cui tifare, il Toro ti sceglie, così come mi auspico faranno gli elettori il 26 maggio per Castenedolo."
#siamocastenedolo #castenedolo #paoloterramoccia #siamopronti #terramocciasindaco #listacivica #benecomune #partecipazione #partecipazioneattiva #sorridieproponi #sensocivico #amministrative2019 #bepositive
Onestà, rispetto ed educazione sono principi assoluti del mio modo di vivere.
La professione di architetto mi ha aiutato a sviluppare la passione per l'arte e la pittura, adoro in particolar modo Caravaggio, Turner e Jackson Pollock seppur lontani come espressione e collocazione storica. Amo musica e cinema, con un occhio di riguardo al lavoro di Tarantino.
Un mio difetto a detta di molti è il cuore granata, ma ognuno sceglie una squadra per cui tifare, il Toro ti sceglie, così come mi auspico faranno gli elettori il 26 maggio per Castenedolo."
#siamocastenedolo #castenedolo #paoloterramoccia #siamopronti #terramocciasindaco #listacivica #benecomune #partecipazione #partecipazioneattiva #sorridieproponi #sensocivico #amministrative2019 #bepositive
Aria, Acqua, Terra
.
Beni di tutti che vanno preservati dall'avidità di pochi, per la nostra salute e per quella delle generazioni future.
Il nostro sarà un vero NO a nuovi impianti e discariche.
⚠️Il nostro territorio non può sopportare oltre.
Beni di tutti che vanno preservati dall'avidità di pochi, per la nostra salute e per quella delle generazioni future.
Il nostro sarà un vero NO a nuovi impianti e discariche.
⚠️Il nostro territorio non può sopportare oltre.
sabato 7 febbraio 2015
LA RIFORMA DEL ISEE 2015
Salve cari lettori
per tenervi informati su cosa accade sui tavoli evo a voi la nuova riforma del ISSE
che titola
"MAGGIORE EQUITA ED EFFICACIA NELLA VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DELLE FAMIGLIE"
SPERIAMO SIA VERO
NEL COLLEGAMENTO TROVATE IL Documento ufficiale RILASCIATO CON LE INFORMAZIONI SUL NUOVO ISEE
BUONA GIORNATA
venerdì 23 gennaio 2015
Una collina senza bariere
E Castenedolo...com'è messo, secondo voi?
VOGLIAMO UN'ITALIA SENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE
Il Fatto Quotidiano, 29 dicembre 2014
Domenico Finiguerra
Viene definita barriera architettonica qualunque elemento fisico o senso-percettivo che impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi, soprattutto per le persone con limitata capacità motoria o sensoriale.
Una scala, un sopralzo, un attraversamento, un marciapiede, una porta. Sono moltissimi gli ostacoli che possono rendere impossibile o estremamente difficoltosi l’accesso ad edifici e la mobilità di disabili, anziani, bambini, genitori e nonni con il passeggino, donne in dolce attesa.
Esiste vasta legislazione in materia, esistono già norme e strumenti di pianificazione per abbattere tutte le barriere esistenti e in quasi tutte le Regioni è obbligatoria la destinazione di una quota degli oneri di urbanizzazione che i comuni incassano per rimuovere le stesse barriere (e con tutto il cemento vomitato negli ultimi trent’anni e i miliardi di oneri incassati dovremmo essere al livello dei paese scandinavi).
Però, purtroppo, le priorità in Italia sono sempre altre e la minoranza di persone che patisce la propria condizione di svantaggio, permanente o temporaneo, si vede sempre sorpassata nel riconoscimento del proprio diritto da esigenze definite superiori (da altri).
E pensare che se l’intero paese affrontasse questo problema “di petto”, stanziando le risorse necessarie e sbloccando molti dei limiti (come il patto di stabilità) che impediscono ai comuni di realizzare piccole opere sul territorio, ne trarrebbe beneficio l’intero comparto dell’edilizia oggi in crisi. Ma occorre una cosciente volontà politica. Quella che porta a scegliere di realizzare l’adeguamento dell’ingresso di una scuola al posto dell’ennesima rotonda con monumento arboreo o scultoreo vicino al centro commerciale. Una volontà che nascerebbe solo se i decisori pubblici si mettessero letteralmente nei panni di una persona costretta su una carrozzina, di un cieco o di un anziano, e si facessero un conseguente esame di coscienza.
Ai sindaci basterebbe poco. Girare la propria città nelle condizioni di chi ha difficoltà deambulatorie, di chi è non vedente, sordo, oppure semplicemente mamma di due gemelli.
L’impatto con la dura realtà sarebbe immediato e molto più comprensibile di mille relazioni tecniche.
Percorrendo in sedia a rotelle lo stesso tragitto casa-municipio che si compie tutte le mattine fischiettando, ci si renderebbe conto di come sia difficile superare un gradino, scendere da un marciapiede, affrontare la difficoltà una breve salita o la pericolosità di una rampa in discesa con pendenza superiore all’8%.
Andando in posta con gli occhi bendati o con gli occhiali che simulano l’ipovisione si capirebbe quanto siano importanti i segnali acustici, la presenza di corrimano e l’assenza di piccoli dislivelli sulla strada. Una volta affrontato questo “safari” a caccia delle barriere architettoniche della città sarà poi sufficiente rileggere l’art. 3 della Costituzione per ridefinire il “giusto” Piano delle Opere Pubbliche: “(…) E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Sembra scritto apposta per abbatterle tutte e subito queste barriere.
Quindi cosa stiamo aspettando? Serve forse un diktat della Trojka?
Il Fatto Quotidiano, 29 dicembre 2014
Domenico Finiguerra
Viene definita barriera architettonica qualunque elemento fisico o senso-percettivo che impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi, soprattutto per le persone con limitata capacità motoria o sensoriale.
Una scala, un sopralzo, un attraversamento, un marciapiede, una porta. Sono moltissimi gli ostacoli che possono rendere impossibile o estremamente difficoltosi l’accesso ad edifici e la mobilità di disabili, anziani, bambini, genitori e nonni con il passeggino, donne in dolce attesa.
Esiste vasta legislazione in materia, esistono già norme e strumenti di pianificazione per abbattere tutte le barriere esistenti e in quasi tutte le Regioni è obbligatoria la destinazione di una quota degli oneri di urbanizzazione che i comuni incassano per rimuovere le stesse barriere (e con tutto il cemento vomitato negli ultimi trent’anni e i miliardi di oneri incassati dovremmo essere al livello dei paese scandinavi).
Però, purtroppo, le priorità in Italia sono sempre altre e la minoranza di persone che patisce la propria condizione di svantaggio, permanente o temporaneo, si vede sempre sorpassata nel riconoscimento del proprio diritto da esigenze definite superiori (da altri).
E pensare che se l’intero paese affrontasse questo problema “di petto”, stanziando le risorse necessarie e sbloccando molti dei limiti (come il patto di stabilità) che impediscono ai comuni di realizzare piccole opere sul territorio, ne trarrebbe beneficio l’intero comparto dell’edilizia oggi in crisi. Ma occorre una cosciente volontà politica. Quella che porta a scegliere di realizzare l’adeguamento dell’ingresso di una scuola al posto dell’ennesima rotonda con monumento arboreo o scultoreo vicino al centro commerciale. Una volontà che nascerebbe solo se i decisori pubblici si mettessero letteralmente nei panni di una persona costretta su una carrozzina, di un cieco o di un anziano, e si facessero un conseguente esame di coscienza.
Ai sindaci basterebbe poco. Girare la propria città nelle condizioni di chi ha difficoltà deambulatorie, di chi è non vedente, sordo, oppure semplicemente mamma di due gemelli.
L’impatto con la dura realtà sarebbe immediato e molto più comprensibile di mille relazioni tecniche.
Percorrendo in sedia a rotelle lo stesso tragitto casa-municipio che si compie tutte le mattine fischiettando, ci si renderebbe conto di come sia difficile superare un gradino, scendere da un marciapiede, affrontare la difficoltà una breve salita o la pericolosità di una rampa in discesa con pendenza superiore all’8%.
Andando in posta con gli occhi bendati o con gli occhiali che simulano l’ipovisione si capirebbe quanto siano importanti i segnali acustici, la presenza di corrimano e l’assenza di piccoli dislivelli sulla strada. Una volta affrontato questo “safari” a caccia delle barriere architettoniche della città sarà poi sufficiente rileggere l’art. 3 della Costituzione per ridefinire il “giusto” Piano delle Opere Pubbliche: “(…) E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Sembra scritto apposta per abbatterle tutte e subito queste barriere.
Quindi cosa stiamo aspettando? Serve forse un diktat della Trojka?
il degrado
Brescia (e provincia) come la Terra dei Fuochi. Vogliamo continuare a nascondere la testa sotto la sabbia?
Dedico
questo reportage in prima sul corriere mezzogiorno e che riprende i
miei lavori per il corriere.it, ai comitati del sud e del nord, a Stop Biocidio, alle mamme, ai parroci di frontiera. Senza le loro battaglie si saprebbe ben poco sulla
della terra dei fuochi. Ora scopriamo quella del nord e i prima fila ci
sono ancora una volta i comitati, le mamme, gli attivisti. Chi oggi
dice che fanno demagogia o che costruiscono carriere, si sciacquino la
bocca soprattutto se a parlare è gente che nel giornalismo (diciamo
giornalismo eh..) ha saputo fare solo opere di servitù. Nei prossimi
giorni tornerò sull'argomento. Cittadini reattivi gruppo, STOP BIOCIDIO BRESCIA, Le mamme di Castenedolo, Mamme Vulcaniche, Radio Onda d'Urto, Bendinelli Marco, Il paese dei veleni, Radio Siani la Radio della Legalità, Maurizio Patriciello, Marco Ricci http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/15_gennaio_03/altra-terra-fuochi-lombardia-rifiuti-anche-australia-est-europa-45b1e1ee-9387-11e4-9b9f-9fb728cc1918.shtml

Una delle tante storie da raccontare
La "nostra" Cassinetta di Lugagnano (MI), storia di un comune molto virtuoso!
http://www.comunivirtuosi.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=3543%3Ala-nostra-cassinetta&Itemid=660
#salviamoilpaesaggio #consumodisuolo
http://www.comunivirtuosi.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=3543%3Ala-nostra-cassinetta&Itemid=660
#salviamoilpaesaggio #consumodisuolo

mi illumino di meno
il 13 febbraio luci spente contro sprechi e caos climatico per
"M'illumino di meno", la campagna ecologista di Radio2. Quest'anno sarà centrata sulle scuole per sensibilizzare i ragazzi
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/01/16/news/il... Altro...
"M'illumino di meno", la campagna ecologista di Radio2. Quest'anno sarà centrata sulle scuole per sensibilizzare i ragazzi
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/01/16/news/il... Altro...
martedì 30 dicembre 2014
buon natale e buon anno
La seconda vita delle scarpe da ginnastica
Nel palazzetto comunale di Castelleone, in provincia di Cremona, c’è un contenitore apparentemente anonimo. Una scatola che fa i miracoli, ridando vita ad oggetti altrimenti destinati alla discarica. E’ l’Esosport®, il primo ed unico progetto di riciclo delle scarpe sportive in Italia e in Europa, nato nel 2009 da un’idea di Nicolas Meletiou, Managing Director ESO (Ecological Services Outsourcing), oltre che corridore appassionato e da Marco Marchei e Fulvio Massini che si sono posti il problema del corretto smaltimento delle scarpe da running a fine vita.
Coniugando la passione per lo sport e la competenza nel mondo dei rifiuti, così è nato esosport®: minimizzare l’accumulo dei rifiuti in discarica e innescare nelle persone la convinzione che è possibile non solo riciclare, ma anche ottenere dal ciclo del riciclo materia prima seconda utilizzabile per altri scopi. Il progetto esosport® incarna pienamente questa filosofia che si esprime nel pay-off “Recycle your shoes, repave your way”, costruisci la tua strada.
La raccolta delle scarpe esauste, con il conferimento negli ESObox posizionati sul territorio, ha come fine ultimo, grazie ad un accurato procedimento di separazione della suola dalla tomaia, la generazione di materia prima seconda, utilizzabile per la realizzazione di pavimenti dei parchi giochi dei bambini con l’iniziativa, senza alcuna finalità di lucro, de “Il Giardino di Betty”, dedicato ad Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou, prematuramente scomparsa.
La nuova Amministrazione Comunale di Castelleone (CR) ha approvato da subito gli indirizzi fondamentali in materia di sensibilizzazione ambientale da adottare a livello comunale per l’attuazione della strategia “Rifiuti Zero” e per la garanzia della gestione pubblica del ciclo dei rifiuti, volta alla riduzione della frazione secca residua. “Castelleone è molto attenta alle tematiche del riuso e della trasformazione in materia prima seconda dei rifiuti – afferma Massimiliano Busnelli, Assessore all’Ambiente della Città di Castelleone - il progetto di ESO ci è sembrato da subito molto interessante nell’ottica di sensibilizzare i cittadini al riciclo per arrivare all’utopia realizzabile di Rifiuti Zero.”
«Siamo felici che Castelleone abbia aderito al nostro progetto - afferma Nicolas Meletiou, Managing Director ESO –: per noi è la conferma che la cultura del ciclo del riciclo, filosofia che ci guida nel nostro agire d’impresa, è sempre più diffusa e presente come buona pratica nelle città».
ESO si impegna a consegnare al Comune Castelleone il materiale ottenuto, cioè granuli in gomma sfusi o già agglomerati in piastrelle, dalla raccolta delle scarpe usate per la riqualificazione di un’area gioco comunale, ovvero gli Orti di Santa Chiara, dove sarà creato un nuovo “Giardino di Betty”.
consiglio comunale anche on line
Giovedì 18 Dicembre alle ore 20:30 nuova seduta del consiglio comunale.
Seguiteci anche in streaming al link: http://youtu.be/K74lpmyABCM
Seguiteci anche in streaming al link: http://youtu.be/K74lpmyABCM

il lavoro ha diritti
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. Non è il Jobsact.È la Costituzione. Art. 36.
*****
Domenico Finiguerra
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. Non è il Jobsact.È la Costituzione. Art. 36.
*****
Domenico Finiguerra
martedì 22 aprile 2014
Terra, aria e acqua
non sono merce di scambio!
Da essi dipendono la nostra vita, la nostra salute e il futuro
dei nostri bambini.
Fondamentale è la conoscenza di tutte le criticità
di Castenedolo e del territorio circostante, che devono essere approfondite con
una visione ampia e globale.
Suolo
Ogni anno in Lombardia scompaiano mille ettari di
suolo agricolo, a beneficio di una cementificazione selvaggia che ci lascia in
eredità un paesaggio desolante fatto di capannoni e case sfitte o invendute con
tutti i problemi legati al dissesto idrogeologico.
Analizzando il nostro territorio dobbiamo rilevare
l'elevato consumo di suolo prodotto negli anni scorsi e in programma per un
futuro prossimo.
Consumo di suolo agricolo prodotto in anni recenti:- Vulcania 2 circa mq. 200.000 (piò 60)
- Autoparco A4 circa mq. 200.000 (piò 60)
- Ferrovia e Raccordo Autostradale circa mq. 1.200.000 (piò 370)
Consumo di suolo agricolo originato da vecchie autorizzazioni:
- Cave in acqua circa mq. 1.000.00 (piò 310)
- Cave d’argilla circa mq. 350.000 (piò 110)
In fase di istruttoria, ma già supportate da delibere comunali:
- Piattaforma di trattamento rifiuti non pericolosi in zona “Quarti” circa mq.35.000 (piò 11);
- Cava di prestito con localizzazione non ancora definita: consumo di suolo agricolo variabile da 60 a 30 piò in relazione alla scelta localizzativa.
Anche nel prossimo futuro il nostro territorio
andrà incontro ad ulteriori sollecitazioni, infatti continue sono le richieste
per la costruzione di nuovi impianti di trattamento rifiuti, cave e discariche,
senza contare l'arrivo della TAV, il
rilancio dell'aeroporto di Montichiari e l'approvazione del nuovo Piano d'Area
che vincola 6 chilometri quadrati
corrispondenti circa al 20% dell’intero
territorio pari a 26 km quadrati che
comporterà la perdita irrimediabile di altro suolo agricolo e con esso la
tipicità del paesaggio che fa parte della nostra identità.
Analizzando nello specifico le criticità dobbiamo
segnalare:
- sul nostro territorio, in frazione Macina, vi è
una discarica esaurita di rifiuti
- vi sono numerose cave ancora attive
- livellamenti agricoli troppo spesso concessi
senza essere controllati sia nella quantità che nell'effettivo bisogno.
- ai confini di Castenedolo sul territorio di
Montichiari vi sono 16 discariche per un totale di 15 MILIONI di metri cubi di
rifiuti e l'Aeroporto civile di Montichiari con tutte le problematiche
ambientali correlate al suo sviluppo.
- a Ciliverghe vi è una discarica esaurita con
pericolo di contaminazione della falda a causa di rotture dei teli ed è in
corso una richiesta per un nuovo impianto di trattamento rifiuti denominato
Portamb.
- a Ghedi vi è l'aeroporto militare e la Cava
Inferno.
- a Rezzato vi sono la cava Castella e i
cementifici.
- nella zona delle Bettole vi sono impianti di
trattamento rifiuti e discariche come ad esempio la Cava Piccinelli dove è
presente materiale radioattivo, inoltre vi è la presenza di bitumifici.
- in tutta la provincia vi sono 65 discariche
autorizzate, impianti di trattamento rifiuti, acciaierie, cementifici
alimentati con la combustione di CDR.
- ogni giorno si verificano ritrovamenti di
sotterramenti abusivi di rifiuti anche pericolosi nei terreni e sotto il manto
stradale di lunghi tratti come ad esempio la BreBeMi o l'autostrada A4, la
magistratura apre continuamente inchieste su imprenditori senza scrupoli che
smaltiscono illecitamente.
- gravissimo è l'inquinamento dovuto a lavorazioni
particolari come il PCB della Caffaro, le diossine provenienti
dall'incenerimento dei rifiuti, o il cromo esavalente e il tetracloruro di
carbonio provenienti sempre da attività economiche bresciane e che minacciano
il terreno e le falde senza confini territoriali.
Aria
Poche parole, ma drammatiche:
su 221 città analizzate, Brescia è tra le 3 più
inquinate d'Europa per concentrazione di biossido di Azoto, ozono, pm10, le pericolosissime pm 2,5.
Inoltre presenta anomale concentrazioni di
diossine dovute all'attività di acciaierie e dell’inceneritore.
Acqua
Dobbiamo partire dalla consapevolezza che da
essa dipende la nostra vita quindi altissima deve essere l'attenzione verso
questo elemento indispensabile.
La situazione dell'acqua nel nostro territorio non
è certo migliore di quella degli altri elementi presi in esame infatti sono
numerose le criticità dovute alla presenza di Cromo esavalente, PCB, solventi
clorurati in particolare tetracloruro di carbonio e tri-tetracloroetilene.
Anche la massiccia presenza di cava e discariche ne minacciano la potabilità,
basti pensare alla discarica Piccinelli con la presenza di Cesio radioattivo
vicinissima alla falda acquifera. Altro elemento di criticità è dovuto
dall'altissima presenza di allevamenti di tipo intensivo con una forte
concentrazione di nitrati, pesticidi ed erbicide.
L'ambiente è un sistema
complesso, gli elementi che lo costituiscono hanno un ordine tra loro, sono
connessi in modo che l'azione di uno di essi ricade inevitabilmente su tutti
gli altri.
Per troppi anni la gestione del territorio è stata
basata su fattori unicamente economici privilegiando il profitto di pochi, si
sono pareggiati i bilanci unicamente utilizzando gli oneri di urbanizzazione o
con i proventi derivanti dalle cave o dalle discariche, senza che vi fosse una
visione lungimirante che guardasse più in là del proprio mandato.
Ora purtroppo ci troviamo a fare i conti con le
pesanti conseguenze in termini di degrado ambientale che si ripercuotono in
maniera sempre più evidente sulla salute pubblica.
Dalla salute dipendono il nostro benessere e
quello dei nostri cari, ma purtroppo i dati sull'incremento delle malattie
oncologiche, respiratorie, l'aumento costante di allergie e intolleranze sono
allarmanti.
Prioritaria deve essere la tutela della salute con
particolare attenzione a quella dei bambini che
risultano i soggetti maggiormente esposti al rischio dell'esposizione ad un
ambiente pesantemente inquinato.
Riportiamo qui di seguito i dati relativi
all'incremento annuale dei tumori pediatrici (0-14 anni) suddivisi per classi
d'età:
ETA'
PERCENTUALE
< 1 3,2
1-4
1,6
5-9 1,8
10-14
2,4
*Dal Rapporto AIRTUM 2008 (Ass.Italiana Registro
Tumori)
I seguenti dati sono stati diffusi dal Dr. Fulvio
Porta Presidente dell'Associazione Italiana Onco-ematologia e Oncologia
Pediatrica in numerosi incontri pubblici, dove si è evidenziato un preoccupante
aumento di tumori, soprattutto nei bambini sotto l'anno di età e dove è stato
ribadito con forza un altro dato che fa riflettere: il 25% di tutte le malattie
negli adulti ed il 33% nei bambini sotto i 5 anni sono causate da condizioni
ambientali evitabili.
Segnaliamo inoltre che da uno studio sulla qualità
della vita effettuato dal Sole 24 Ore nel 2009 appare rilevante che su una
media nazionale del 29,53% di morti per tumore, Brescia detiene il record
negativo con la percentuale più alta in assoluto pari al 36,43%.
Purtroppo il grado di
consapevolezza della collettività interessata a volte è ancora lontano
dall’obiettivo di una corretta e adeguata informazione del rischio reale.
Il primo responsabile della salute dei cittadini è
il Sindaco che può avvalersi della professionalità di
operatori che a vario titolo forniscono indicazioni atte a valutare la realtà e
ha il "potere" di decidere anche nell' immediato le soluzioni volte a
salvaguardare la salute delle persone e dell'ambiente.
A tal fine, riteniamo un punto fondamentale del nostro programma elettorale, l'obiettivo di creare un rapporto di collaborazione con medici e pediatri locali, che costituiscono una risorsa fondamentale con il loro osservatorio privilegiato sulla nostra comunità.
A tal fine, riteniamo un punto fondamentale del nostro programma elettorale, l'obiettivo di creare un rapporto di collaborazione con medici e pediatri locali, che costituiscono una risorsa fondamentale con il loro osservatorio privilegiato sulla nostra comunità.
La sinergia con queste
importanti figure professionali dovrà essere volta a realizzare un'approfondita
attività di ricerca per poter:
1- individuare e monitorare gli effetti sulla
salute dei potenziali fattori di rischio derivanti dalle attività umane e
produttive presenti sul nostro territorio;
2- studiare interventi e/o iniziative di
educazione sanitaria e prevenzione per le patologie di interesse al fine di
rendere consapevole e responsabile la comunità;
3- studiare tutte le azioni necessarie atte alla
riduzione dell’esposizione alle condizioni ambientali critiche che determinano
l’insorgenza o l’aggravamento delle malattie.
Sarà molto importante costruire
una rete di lavoro con le
amministrazioni circostanti, tutte le
strutture competenti, nonché le associazioni ambientaliste e i cittadini che in
questi anni hanno svolto un importante ruolo in materia di tutela
dell’ambiente, per favorire lo scambio e la valorizzazione di tutte le
informazioni raccolte dalle varie istituzioni in modo da disporre di un centro
di documentazione di riferimento e favorire azione congiunte che assumano ambiente e salute come
beni comuni da difendere.
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